Diego Cassina e Marco Frignati presenteranno MAXIMAL MINIMAL, una mostra di dipinti, sculture e opere su carta astratti, curata da Ninì Bonavoglia , nel loro spazio PRIMOPIANO a Lugano, Svizzera, con apertura il 28 Maggio 2009 fino al 31 Settembre, su appuntamento , info allo 0919212075 o 0794442111.
La mostra esplora, attraverso i lavori di un gruppo di artisti emergenti e affermati, le nuove tendenze e strategie nell’astrazione, che cadute in disuso vengono arricchite e rinvigorite da elementi contemporanei.
L’ astrazione, il minimalismo e il figurativismo risultano termini ormai obsoleti ai giorni nostri e spesso in molti artisti di ultima generazione troviamo una tendenza a esplorare medium e espressioni diverse più che a fossilizzarsi in un’unica scelta linguistica.
L’influenza della street e urban art, l’alienazione dei mezzi di informazione di massa, la cultura popolare e soprattutto l’action painting sono tutti elementi presenti nelle opere di questi giovani artisti in mostra.
L’atto performativo celato dalla staticità pittorica è l’idea condivisa.
Le opere di Aaron Young sono realizzate attraverso dinamiche e fumose performance in cui gruppi di stuntman calpestano pannelli dipinti con numerose motociclette. L’alchimia di frenate, sgommate e sverniciature da vita ai suoi panels multipli.
I dipinti ad olio su carta di Kerstin Bratsch, che sono di statura monumentale, servono come quinte scenografiche delle sue performance. La tela perde di valore e diventa accompagnamento di un’idea, la si può maltrattare, stracciare, modificarne la natura, esaltandone gli aspetti scultorei, tutto per il bene della performance.
Ned Vena sposta il suo interesse sui principi fondamentali della pittura attraverso l’uso di materiali spesso associati ad atti vandalici, la pittura a spray, lo smalto, la gomma, il vinile e l’acido. Le sue opere, a prima vista formalmente lineari si associano all’idea di chaos, libertà e disobbedienza pubblica, intersecandosi nel continuo dialogo sull’attuale distruzione e celebrazione della pittura.
I lavori di Jacques Louis Vidal, realizzati attraverso l’ossessiva ricerca e collezionismo di frammenti fotografici di tatuaggi umani esplorano temi come la superstizione, la favola e l’assurdo. Il suo è un ironico ed eroico tentativo di connettersi al mondo che lo circorda attraverso magici collage su carta.
Il lavoro di Tauba Auerbach nasce da un’attrazione per il segno grafico – la lettera e il numero – che si fa indagine degli aspetti visivi della comunicazione.
Le sue combinazioni hanno il potere di chiamare occhio e mente a un esercizio di attenzione extra-ordinario, alla ricerca della soluzione del chaos. Concentrandosi su un fenomeno ormai estinto, la serie di fotografie TV Static, presenta effetti visivi delle interferenze prodotte dai televisori, che privati del rumore e della loro dissonanza, rivelano bellissime immagini astratte.
Il lavoro di Karl Haendel flirta con i clichè, l’ironia il realismo e la storia dell’arte, attraverso una collezione di tele e lavori su carta a matita o pittura spray, che includono pattern astratti con rimandi figurativi.
Le immagini foto realistiche di Haendel, appaiono contemporaneamente familiari e nuove, grazie a un trucco di abile manipolazione che l’artista opera, riappropriandosi di soggetti esistenti.
Le sculture di Lilah Fowler riflettono il suo interesse nelle illusioni e percezioni soggettive che definiscono il nostro concetto di realtà, illusioni che presentano una visione alternativa che può indicare altri strati di spazio e tempo. Nelle sue sculture di acciaio, la superficie specchiante rivela forme positive e negative, piatte o a più dimensioni, in base all’angolo in cui son riflesse. Queste mutazioni permettono percezioni illusorie di altri oggetti nello spazio circostante; gli oggetti svaniscono, si distorcono e riappaiono secondo la prospettiva dello spettatore.
Il lavoro in collaborazione di Wade Guyton e Kelley Walker si focalizza sulla ri-appropriazione, il riciclaggio e il riutilizzo di immagini preesistenti tratte dai mass madia, dalla pubblicità, dalla grafica e dall’arte contemporanea, diventando un metodo di operare che si pone come ridefinizione e reinterpretazione piuttosto che creazione autonoma. La natura degli oggetti prodotti da Guyton\Walker è eterogenea, così come i mezzi utilizzati: un mix di grafica computerizzata, serigrafia e stampa digitale applicato a carta, tele, etichette e bandiere.
Il lavoro di Gert e Uwe Tobias si incentra su woodcut su larga scala, ma comprende anche disegni fatti con la macchina da scrivere e acquerelli, sculture in ceramica, in legno e grandi installazioni.
Spesso combinano questi mezzi di diversa natura varia, in ognuno dei quali son presenti colori vivaci e forti composizioni grafiche.
I fratelli Tobias creano un corpo di lavoro che è al tempo stesso ludico e inquietante, sulla base di diverse fonti d’ispirazione, come la cultura popolare, la tradizione folk dell’Europa dell est, e storici movimenti artistici come il Costruttivismo.
Traendo influenza sia dall’astrazione modernista che dalla cultura Pop, i dipinti e le opere su carta di Mark Grotjhan si rivelano seduzoni intime, che oscillano tra il design puro dalle forme rigide a espressioni più emotive. Il suo lavoro spesso incorpora due punti di fuga a distanza ravvicinata, creando una confusione spaziale attraverso l’uso della prospettiva come logica disorientativa. Le sue forme si stirano e recedono nella contorta logica della prospettiva lineare.Usando fenomeni naturali come punto di partenza per la sua astrazione, i dipinti di Marc Grotjhan si accavallano ai due poli di artifico e natura.
Ninì Bonavoglia è un curatore indipendente e consulente d’arte, di base a New York e Roma.
Primopiano è uno spazio dedicato all’arte contemporanea, diretto da Diego Cassina e Marco Frignati, agenti e professionisti nel settore dell’arte a Lugano e Londra.